Una volta c'erano i metallari, i paninari, gli hippy e quant'altro, oggi c'è di tutto un pò. Chi si veste da rappettaro, chi da fighetto, da dandy e chi più ne ha più ne metta. Tutto lecito per carità. Il problema è dei posteri. Che nome daranno alla nostra generazione? Qualcuno l'ha provata a chiamare la generazione di internet, altri del computer, altri ancora del Grande Fratello, delle veline e calciatori. Insomma una e più generazioni vicine che sembrano avere molte più identità di quelle che riuscivano a vestire in passato, anche perchè in questo caso nessuna sembra escludere categoricamente l'altra. Allora perchè non chiamarla Generazione Tag o Tag Generation, che fa più figo, dato che siamo anche quelli che per dire facciamo una riunione diciamo meeting, oppure in azienda parliamo di break even, insomma siamo quelli che devono per forza parlare come mangia qualcun altro.
Siamo la Generazione Tag, Etichetta, nel senso che qualsiasi potrebbe andare bene e non è definitiva, la possiamo cambiare, integrare o rinnegare quando ci pare. Noi possiamo avere tutto e diventare tutto, ce lo ripetono in continuazione, da quando siamo nati e da quando siamo diventati dei consumatori ( E' tutto in torno a te). In parte è vero. Tutti ad esempio possono laurearsi, i costi italiani lo permettono e l'incompetenza delle riforme scolastiche unita al pressapochismo nel giudicare di molti professori pure. Ogni anno insieme a persone preparatissime in Italia si sfornano migliaia di diplomati e laureati caproni, ignoranti e arroganti che pretendono un ruolo adeguato per il loro titolo di studio, non per il loro livello di preparazione. Il problema è delle etichette? Forse si. Se ce ne mettiamo troppe, e se ci facciamo convincere che le possiamo indossare tutte o che possiamo in un momento cambiare la nostra condizione, finisce che finiremo per crederci davvero. A quel punto tutti pretenderanno di più ma senza fare nulla di concreto per ottenerlo, le scuole continueranno a sfornare imbecilli che cozzeranno con i preparati sul posto di lavoro, la classe politica continuerà ad essere la stessa perchè dovrà solo preoccuparsi di buttare un pò di mangime nel pollaio e la premiata ditta Mora-Corona avrà carne e anime sempre più fresche da macellare. Per favore svegliatemi. W i paninari.
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io la chiamerei berna generation
Esatto Berna generation!
Voi siete la BUCIO DI CULO GENERATION!!
E voi siete la " a casa generation"...
I marketing managers suggeriscono the Millenials!